Gestire un conto corrente significa prendere in considerazione anche i problemi tecnici improvvisi da affrontare. Questo implica anche chiedersi perché un conto corrente viene bloccato? Vediamo cosa fare in questo scenario.
Blocco del conto corrente: i motivi che possono esserci dietro
Perché un conto corrente viene bloccato? I motivi di questa misura possono essere diversi. Il conto corrente può venire bloccato temporaneamente in caso di cointestazione e di decesso di uno dei due titolari. Questo succede solo quando le firme risultano congiunte, caso in cui i titolari non hanno la possibilità di movimentare autonomamente le somme sul conto. Prima dello sblocco vanno definiti i dettagli sulla successione.
Esistono anche altre circostanze, legate invece al pignoramento. Il conto corrente può essere infatti bloccato da Equitalia, la società controllata dall’INPS e dall’Agenzia delle Entrate che si occupa di riscuotere i tributi fiscali.
In questi casi, una volta trascorsi i 60 giorni dall’invio della cartella esattoriale, Equitalia ha la possibilità di attuare procedure pratiche finalizzate al recupero del credito. Una di queste è appunto il pignoramento del conto corrente del contribuente debitore.
La società inizialmente interviene trattenendo delle percentuali di stipendio o pensione. Nei casi in cui il trattamento percepito risulta comunque superiore ai 5.000€, si procede con il blocco del conto corrente.
Richiesta del blocco di un conto corrente: in quali casi si può effettuare?
Approfondire la questione perché un conto corrente viene bloccato significa prendere in considerazione anche l’eventualità di una richiesta specifica in merito. Capita infatti, in caso di conti correnti cointestati, che uno dei due titolari faccia richiesta esplicita per il blocco del conto.
Ciò succede quando vi è il concreto sospetto che l’altro cointestatario possa prelevare in maniera indebita delle somme di denaro dal conto in questione.
La richiesta può essere effettuata per i conti correnti cointestati e a firme disgiunte, situazione che permette a ciascun titolare di disporre liberamente delle cifre depositate senza bisogno dell’autorizzazione dell’altra persona.
Se il rischio viene considerato concreto, l’autorità giudiziaria accoglie la richiesta e procede con il sequestro del conto corrente.
Blocco del conto corrente: la normativa antiriciclaggio
Quando ci si domanda perché un conto corrente viene bloccato è necessario approfondire anche la normativa antiriciclaggio. In vigore dal 2014, prevede che tutti i correntisti si rechino presso le filiali delle proprie banche consegnando i documenti d’identità e quelli attestanti l’entità del patrimonio personale. Questi obblighi devono essere ottemperati pena il blocco del conto corrente.
Blocco conto corrente e normativa antiriciclaggio: ecco cosa sapere
Documentarsi su perché un conto corrente viene bloccato e approfondire la questione delle norme antiriciclaggio vuol dire non dimenticare che i correntisti, una volta ricevuta la richiesta di notifica della documentazione relativa al proprio patrimonio personale, hanno tempo 60 giorni per inviare il tutto.
Se si supera questo lasso di tempo la banca può procedere con il blocco preventivo del conto corrente.