Regolamento prestiti e mutui Inps: le ultime novità
Nuovo regolamento prestiti Inpdap. Il Governo Letta con l’intento di contrastare la recessione e rilanciare il fronte economico interno, che con sempre maggiore frequenza si trovano alle prese con una situazione difficile fatta di spese improvvise e richieste di mutuo, ha dato luogo a un nuovo regolamento prestiti Inpdap e Inps. Norme che riguardano, in generale, la realtà dell’accesso al credito agevolato.
Le nuove regole interessano le differenti tipologie di finanziamento, ma in modo particolare le opportunità per i consumatori di avere facilitazioni per l’accesso al credito. Grazie al nuovo regolamento è prevista la reintroduzione di varie modalità di erogazione dei prestiti, che erano state abolite in passato. Vi sono anche importanti modifiche inerenti i limiti imposti ai tempi di restituzione del capitale.
Graduatorie mutui ipotecari
I nodi centrali del nuovo regolamento prevedono la creazione di una graduatoria provinciale relativa ai mutui ipotecari per la prima casa. È prevista inoltre la reintroduzione dei prestiti quadriennali (insieme ai biennali e triennali sempre attivi) e la cancellazione o aumento dei tetti per i prestiti pluriennali, a seconda della causale indicata.
Introdotti i finanziamenti per i figli
Altra norma rilevante riguarda il nucleo familiare. Il figlio di un dipendente o pensionato pubblico può richiedere un finanziamento agevolato per l’acquisto di un immobile che sarà destinato a una nuova famiglia differente da quella dei genitori intestatari dell’immobile di proprietà. In merito al regolamento e il modulo per la richiesta del prestito vi invitiamo a visitare il portale online di mutui Inpdap.
Nuove finalità dei mutui ipotecari agevolati
Ma le novità non sono finite. Con l’approvazione del nuovo regolamento prestiti Inpdap relativo all’erogazione dei mutui ipotecari, approvato con il 24 luglio 2015, sono state introdotte nuove finalità per i mutui Inps. A seconda della ragione per cui si richiede il finanziamento, inoltre, l’importo finanziabile varia.
Al momento infatti è possibile ottenere mutui ipotecari a condizioni agevolate per le seguenti categorie di interventi.
- Acquisto, costruzione in proprio, assegnazione da società cooperative in proprietà divisa, ampliamento o completamento su terreno di proprietà di un’abitazione che non possa essere considerata casa di lusso ai sensi del DM n. 1072 del 2 agosto 1969. La casa in questione inoltre deve essere destinata a diventare la residenza del richiedente e della sua famiglia.
- Esecuzione di interventi di adattamento, ampliamento, manutenzione ordinaria o straordinaria, ristrutturazione o trasformazione dell’unica abitazione di proprietà del richiedente.
- Acquisto o costruzione in proprio di un posto auto o di un box auto da utilizzare come pertinenza della casa di proprietà (non di lusso) del richiedente da cui non deve distare oltre cinquecento metri.
Importi e tassi dei mutui
Per quanto riguarda gli importi erogabili, per i mutui finalizzati all’acquisto, alla costruzione o alle altre finalità che rientrano nella prima categoria di interventi, la somma massima prevista dal regolamento è pari a 300 mila euro.
Per i finanziamenti destinati all’acquisto di un box o posto auto invece è possibile ottenere al massimo 75 mila euro, mentre per i mutui richiesti al fine di finanziare opere di manutenzione, ristrutturazione e per le altre finalità rientranti nella seconda categoria di interventi, l’Inps concede al massimo 150 mila euro.
Con l’approvazione del nuovo regolamento prestiti Inpdap del 24 luglio 2015 sono stati modificati anche i tassi d’interesse applicati ai mutui ipotecari. Nello specifico, è possibile scegliere tra un tasso fisso al 2,95% e un interesse variabile pari al valore dell’Euribor a 6 mesi maggiorato di 200 punti base.
Ai fini della definizione del tasso d’interesse fa fede il valore dell’Euribor 6 mesi, calcolato su 360 giorni, rilevato il 31 dicembre o il 30 giugno del semestre precedente.