Nuovi tassi mutui Inpdap 2016: fino €300mila a Tan agevolato

Nuovi tassi mutui Inpdap 2016: fino €300mila a Tan agevolato - Aggiornamenti e novità 2024 2025

Nuovo tasso mutuo Inpdap prima casa

Oltre ad occuparsi della previdenza dei suoi iscritti, la Gestione Dipendenti Pubblici dell’Inps eroga ogni anno mutui a condizioni agevolate per dipendenti e pensionati pubblici. I mutui Inpdap Inps sono concessi esclusivamente per le ragioni previste dal Regolamento Mutui Inps. Ma vediamo le condizioni e i nuovi tassi mutui Inpdap.

Nello specifico sono previste tre categorie di interventi finanziabili:

  • acquisto, costruzione in proprio, completamento o ampliamento su terreno di proprietà di un alloggio destinato a residenza dell’iscritto.
  • Esecuzione di opere di manutenzione, ampliamento, adattamento o ristrutturazione della casa di residenza, che sia l’unico alloggio di proprietà dell’iscritto.
  • Acquisto o costruzione in proprio di un box o di un posto auto, da utilizzare come pertinenza della casa di residenza dell’iscritto.

Mutuo Inpdap tasso 2,95%: come ottenerlo

Per quanto riguarda l’importo finanziabile, questo varia a seconda della finalità del mutuo: per l’acquisto o la costruzione della casa il limite è fissato a 300 mila euro, mentre per i lavori di manutenzione è possibile ottenere una somma pari al 40% del valore dell’immobile stabilito in sede di perizia estimativa, e comunque non superiore a 150 mila euro.

Per l’acquisto di un box o di un posto auto invece l’importo massimo finanziabile è di 75 mila euro. In ogni caso i mutui Inps possono essere concessi sono a condizione che il richiedente soddisfi determinati requisiti.

Innanzitutto è necessario che la casa oggetto di mutuo, o cui si fa riferimento nel caso di costruzione di box o posto auto, sia l’unico immobile in possesso del richiedente e che non risulti casa di lusso, ai sensi del DM 2 agosto 1969, n. 1072.

Modifica e aggiornamento tassi mutui Inpdap

Per quanto riguarda i nuovi tassi mutui Inpdap, il finanziamento può essere a tasso fisso o variabile. In ogni caso la durata del finanziamento può essere di 10, 15, 20, 25 o 30 anni. Fanno tuttavia eccezione i richiedenti che hanno già compiuto il 65esimo anno di età, per i quali la durata massima prevista è di 15 anni.

Scegliendo un mutuo a tasso fisso si avrà un tan del 2,95%, mentre con un finanziamento a tasso variabile il tan viene stabilito in base al valore dell’Euribor a 6 mesi, maggiorato di 200 punti base. Il rimborso del debito avviene con un piano di ammortamento a rate semestrali di importo costante.

Ricordiamo infine che il mutuatario può richiedere la modifica dei nuovi tassi mutui Inpdap, per passare da fisso a variabile e viceversa. Richiesta che può però essere presentata una sola volta durante tutta la durata del mutuo.

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