150 mila euro e tasso agevolato con il mutuo Inpdap per acquisto casa figlio

150 mila euro e tasso agevolato con il mutuo Inpdap per acquisto casa figlio - Aggiornamenti e novità 2024 2025

Mutuo Inpdap per acquisto casa del figlio 2024

La casa di residenza è una delle principali preoccupazioni per gli italiani e nel nostro Paese la norma è di possedere l’abitazione in cui si vive. Con la precarizzazione del lavoro però sempre meno persone riescono nell’impresa di attivare un finanziamento prima casa. Nasce così l’esigenza di ricorrere a linee di credito per acquistare la casa destinata al figlio. E a tal proposito i dipendenti pubblici possono contare su un prodotto ad hoc: il mutuo Inpdap per acquisto casa figlio.

A dispetto di quanto suggerisce il nome, il mutuo Inpdap per acquisto casa figlio non è un finanziamento ipotecario. Si tratta infatti di un prestito finalizzato erogato direttamente dall’Inps (tramite un apposito Fondo credito) e accessibile solo a dipendenti e pensionati pubblici. Rientra nella categoria dei prestiti pluriennali diretti ed è rivolto agli iscritti alla Gestione Unitaria delle prestazioni creditizie e sociali.

Quanto si ottiene con il prestito pluriennale Inpdap acquisto prima casa

Il mutuo Inpdap per acquisto casa figlio viene concesso esclusivamente per l’acquisto di una casa destinata a diventare residenza del figlio maggiorenne del richiedente che intende costituire un nucleo familiare indipendente da quello dei genitori.

La somma massima erogabile è di 150 mila euro, da rimborsare in 10 anni. Le rate hanno cadenza mensile e sono detratte direttamente dalla busta paga o pensione del titolare del contratto di finanziamento. Il Tan è del 3,5% e le spese di amministrazione sono calcolate con l’applicazione di un’aliquota dello 0,5%. Il beneficiario del finanziamento deve inoltre provvedere al pagamento di un premio per il Fondo di garanzia dell’Inps. L’entità del premio è definita in base all’età del richiedente.

La domanda di finanziamento deve essere trasmessa per via telematizzata, utilizzando i canali messi a disposizione dall’Inps. I dipendenti pubblici in attività di servizio trasmettono la richiesta per il tramite dell’Amministrazione di appartenenza. Per i pensionati invece ci sono diverse opzioni: è possibile inviare la domanda online, ricorrere all’assistenza del Contact Center Inps oppure rivolgersi ad un patronato abilitato dall’ente previdenziale.

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