Guida al mutuo Inpdap cointestato, chi può richiederlo e quanto si ottiene

Guida al mutuo Inpdap cointestato, chi può richiederlo e quanto si ottiene - Aggiornamenti e novità 2024 2025

Chi può ottenere mutui Inpdap cointestati

Con la determinazione presidenziale n. 79 del 24 luglio 2015 l’Inpdap ha approvato un nuovo Regolamento Mutui Inpdap. Regolamento che è attualmente in vigore e ha introdotto diverse novità per quanto riguarda la normativa che regola i mutui Inpdap, tra queste troviamo la possibilità di richiedere un mutuo Inpdap cointestato.

Come stabilito dall’articolo 4 del Regolamento, infatti, dipendenti e pensionati pubblici iscritti all’apposito Fondo credito Inps (la Gestione unitaria delle prestazioni creditizie e sociali) possono cointestare il mutuo al proprio coniuge.

Opzione che però è prevista solo a condizione che moglie e marito siano entrambi iscritti alla Gestione unitaria Inps. Non solo. Ai fini dell’accesso al credito è necessario che entrambi i soggetti soddisfino tutti i requisiti fissati dall’Inps per la concessione dei mutui Inpdap.

Per conoscere nel dettaglio i requisiti da rispettare per ottenere un mutuo ipotecario agevolato, vi rimandiamo al nostro approfondimento.

Come già accennato, la possibilità di ottenere un mutuo Inpdap cointestato è riservata alle coppie sposate. Non possono quindi cointestare un mutuo agevolato quanti risultano conviventi.

Gli importi finanziabili

Quanto si ottiene con un mutuo Inpdap cointestato? I mutui cointestati non prevedono modifiche per quanto riguarda l’importo massimo finanziabile. La somma massima erogabile varia però a seconda della finalità.

Per i mutui finalizzati all’acquisto della prima casa abbiamo un limite massimo di 300 mila euro. I mutui per la ristrutturazione della casa invece permettono di ottenere somme fino al 40% del valore immobiliare della casa oggetto del mutuo, senza poter però superare il limite di 150 mila euro.

I finanziamenti richiesti per l’acquisto di un box o un posto auto, invece, prevedono la concessione di somme pari al massimo a 75 mila euro. L’unica differenza tra un normale mutuo Inpdap e un finanziamento cointestato sta nel fatto che la somma concessa viene suddivisa tra i coniugi.

Come cointestare un mutuo se solo un coniuge è iscritto alla Fondo credito

La situazione cambia invece quando solo uno dei coniugi è iscritto alla Gestione unitaria delle prestazioni creditizie e sociali dell’Inps. In questo caso è necessario fare una distinzione tra le finalità previste per il mutuo.

Per i finanziamenti richiesti per l’acquisto della casa o di un box o posto auto, l’atto di compravendita può essere intestato ad entrambi i coniugi. Il soggetto che non è iscritto alla Gestione unitaria però interviene nel contratto di mutuo solo come parte terza datrice di ipoteca.

Quando solo uno dei coniugi è iscritto al Fondo credito Inps, i mutui finalizzati alla ristrutturazione della casa sono concessi solo se l’immobile è di proprietà di entrambi. Anche in questo caso, poiché non è prevista la possibilità di cointestare il mutuo, il coniuge non iscritto interviene nel contratto di mutuo come terzo datore di ipoteca.

È necessario ricordare infine che i mutui Inps ex Inpdap non possono essere concessi se l’immobile a cui si fa riferimento è intestato solo al coniuge non iscritto alla Gestione unitaria dell’Inps.

Per maggiori informazioni sul mutuo cointestato vi invitiamo a consultare il Regolamento Mutui Inpdap, presente sul sito ufficiale dell’Inps.

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