L’abitazione principale è l’investimento di riferimento per le famiglie italiane. Nel mercato le proposte non mancano ma non sempre sono sinonimo di convenienza. Dipendenti e pensionati pubblici che non vogliono correre il rischio di stipulare il finanziamento sbagliato, possono scegliere il mutuo prima casa Inpdap. Scopriamo le caratteristiche di questo mutuo che permette di ottenere fino a 300mila euro.
Mutui prima casa Inpdap, a chi sono rivolti
Il mutuo prima casa Inpdap è in effetti un finanziamento Inps, ente in cui sono confluite le funzioni Inpdap. È un prodotto ipotecario che si riferisce agli iscritti Gestione Pubblica Inps.
Le richieste possono essere inviate all’Inps dai dipendenti, che dispongono di un contratto lavorativo a tempo indeterminato, e dai pensionati iscritti alla Gestione unitaria autonoma delle prestazioni creditizie e sociali.
Va rilevata inoltre, nell’ambito delle richieste indicate dall’Inps, una anzianità di iscrizioni pari ad almeno un anno.
Mutui prima casa per dipendenti pubblici: gli importi e le relative finalità di utilizzo
L’Inps prevede vari scenari in relazione ai quali sono stabiliti gli importi che l’iscritto può ottenere. La soglia massima è pari a 300mila euro e si riferisce a chi è interessato all’acquisto o costruzione della prima casa.
L’abitazione non può ricadere all’interno delle categorie catastali che definiscono immobili di lusso.
Abbiamo una seconda categoria di finalità: i lavori eseguiti sull’abitazione principale. Sono molti gli interventi contemplati dal Regolamento, si va dalla ristrutturazione all’ampliamento.
In questo caso è disponibile una somma corrispondente al 40% del valore dell’abitazione. C’è però da considerare il limite dei 150mila euro come aspetto vincolante.
Limite che si riduce a 75mila euro per l’acquisto o costruzione di un box oppure posto auto. Struttura che deve essere una pertinenza dell’abitazione dell’iscritto, non distante più di 500 metri.
Come richiedere i mutui Inps 2017
Un altro nodo chiave è costituito dai procedimenti relativi all’invio della domanda. Richiesta che va inoltrata in specifici periodi dell’anno, le prime dieci giornate di gennaio, maggio o settembre.
L’iscritto dovrà accedere al sito Inps (inps.it) e seguire, una volta autenticatosi, i vari passaggi pertinenti l’invio della domanda.
L’assenza della documentazione da fornire in allegato o degli altri elementi utili alla domanda pregiudica la richiesta stessa.
Mutui Inps Inpdap tassi 2017 e durata
Dal punto di vista del tasso di interesse, il mutuatario può scegliere se stipulare un finanziamento a tasso fisso oppure a tasso variabile.
La prima soluzione è indicata per quanti non vogliono incappare nel rischio di una rata non sostenibile. L’Inps prevede infatti un tasso del 2,95%.
Quanti intendono invece sfruttare le potenzialità del mercato, hanno a disposizione un tasso variabile corrispondente all’Euribor a 6 mesi, computato su 360 giorni, maggiorato di 200 punti.
Il processo di rimborso si articola in 10, 15, 20, 25 o 30 anni. L’ente previdenziale ha pensato a un piano di ammortamento alla francese, contraddistinto da rate semestrali.