L’abitazione è una delle maggiori priorità per chiunque voglia percorrere la strada dell’indipendenza. La sua manutenzione è però un’attività piuttosto complessa nel lungo periodo, accostata, per gli interventi più articolati, a una linea di credito. Questa, nel caso degli iscritti alla Gestione unitaria Inps, può corrispondere ai mutui Inps per ristrutturazione casa 2024. Continua con la lettura dell’articolo per scoprirne le opportunità.
Mutuo prima casa Inpdap 2024, come funziona
Come funzionano i mutui Inps per ristrutturazione casa? Sono un finanziamento proposto dall’ente previdenziale basato sulla prima casa, fornito agli iscritti alla Gestione unitaria delle prestazioni creditizie e sociali.
Possono fruire del mutuo, in particolare, i lavoratori che dispongono di un contratto a tempo indeterminato e i pensionati. Non vi è un solo utilizzo ammesso ma ben tre scenari.
L’impiego probabilmente più richiesto è costituito dall’acquisto, assegnazione da cooperative o costruzione della prima casa. L’immobile non deve risultare di lusso. Se si analizza invece la somma, la cifra che non può essere superata è 300mila euro.
Un altro scenario riguarda gli interventi da compiere sulla prima casa, per questa ragione parliamo di mutui Inps per ristrutturazione casa. Vi sono varie opere ammesse, in particolare il regolamento Inps riporta: interventi di “manutenzione, adattamento, ampliamento, trasformazione o ristrutturazione”.
È differente la cifra soglia, che corrisponde a 150mila euro. La somma della richiesta è però da porre in rapporto al valore dell’abitazione, non può superare il 40%.
L’iscritto alla Gestione unitaria può ricevere fino a 75mila euro se la richiesta riguarda l’acquisto oppure la costruzione di un box o posto auto. La struttura in oggetto deve essere una pertinenza dell’abitazione.
Tasso interesse mutui Inps
Quanto ai tempi di rimborso dei mutui Inps per ristrutturazione casa, sono previsti diversi piani di ammortamento, della durata di 10, 15, 20, 25 o 30 anni. Questa cambia se il richiedente ha almeno 65 anni, una categoria di beneficiari per i quali è disponibile una durata di al massimo 15 anni.
La durata va a legarsi inevitabilmente al tasso di interesse. Il richiedente può scegliere se sottoscrivere un finanziamento a tasso fisso o una a tasso variabile. Per il primo troviamo un particolare sistema di calcolo, il cosiddetto loan to value, spesso sintetizzato con l’espressione “LTV”.
Il tasso fisso è definito alla luce del rapporto tra il valore del mutuo e quello della casa. La struttura immobiliare verrà periziata perché se ne possa stabilire il valore.
La tabella indica come varia il tasso fisso in considerazione dell’LTV:
Durata
(fino a) <= 50% 50% – 80% > 80%
10 anni 1,15% 1,33% 1,73%
15 anni 1,51% 1,69% 2,20%
20 anni 1,65% 1,83% 2,38%
25 anni 1,97% 2,03% 2,65%
30 anni 1,97% 2,03% 2,65%
Chi gli preferisce il tasso variabile, avrà una rata computata in considerazione dell’Euribor a 6 mesi maggiorato di 200 punti base. La domanda dei mutui Inps ex Inpdap andrà inviata via Web nei primi dieci giorni di gennaio, maggio o settembre.
Calcolo mutuo ex Inpdap: simulazione online
Se avete bisogno di ulteriori dettagli, vi invitiamo a consultare questa nostra pagina dedicata al calcolo dei mutui ex Inpdap Inps.