L’acquisto di una casa comporta delle spese importanti, motivo per cui è utile concentrarsi sulle possibilità di ottimizzazione, legate soprattutto alle detrazioni riguardanti mutui e interessi passivi.
Detrazione interessi passivi: ecco cosa sapere
Quali sono le principali indicazioni tecniche relative a mutui e interessi passivi? Ricordiamo prima di tutto che le detrazioni possono essere richieste dall’intestatario del contratto di mutuo, considerando unicamente gli interessi passivi e gli oneri accessori, voci di spesa che possono essere detratte dall’Irpef considerando un importo massimo di 4.000€ annui (la percentuale delle detrazioni è pari al 19%).
Queste informazioni aiutano a capire che si possono risparmiare circa 760€.
Detrazioni fiscali mutuo: come sono cambiate le regole in questi anni?
Il nodo mutui e interessi passivi è stato interessato da numerosi cambiamenti nel corso degli ultimi anni. Tra le modifiche più importanti è possibile ricordare quelle portate dalla Legge Finanziaria del 2008, che ha innalzato a 4.000€ la somma massima da considerare per la detrazione degli interessi passivi del mutuo (prima di tale data il totale da prendere come punto di riferimento era pari a 3.615,20€ annui).
Altri riferimenti normativi da considerare riguardano il fatto che il beneficiario delle detrazioni fiscali deve essere l’intestatario del contratto di mutuo. Cosa succede quando il contratto di mutuo è intestato a una coppia? Che ciascuno dei due membri ha la possibilità di avvalersi delle detrazioni sugli interessi passivi, prendendo però come riferimento una somma totale pari a 2.000€.
Nei casi in cui uno dei due coniugi risulta a carico dell’altro, le detrazioni spettano interamente al soggetto economicamente più capace.
Detrazioni mutuo: altre informazioni fondamentali
Continuiamo a parlare di mutui e interessi passivi specificando che le regole dell’Agenzia delle Entrate prevedono la possibilità di richiedere le detrazioni fiscali sugli interessi passivi anche se l’immobile risulta adibito ad abitazione principale di un familiare stretto del titolare del contratto di mutuo.
Analizzando sempre le regole da rispettare per avere diritto alle detrazioni, è bene ricordare che, ai fini delle agevolazioni fiscali, l’immobile deve essere adibito ad abitazione principale entro e non oltre un anno dall’acquisto.
Le altre spese detraibili
Le detrazioni che si possono richiedere in sede di acquisto di una casa non riguardano solo mutui e interessi passivi, ma anche gli oneri accessori, ossia tutte le imposte statali e le spese che vengono effettuate per ufficializzare la compravendita.
Rientrano in questo novero voci come gli oneri notarili, le imposte ipotecarie e catastali, così come l’imposta di registro. Risulta possibile portare in detrazione anche le voci di spesa legate all’acquisto di un immobile in sede di procedura concorsuale.
Concludiamo specificando che le detrazioni sugli interessi passivi possono essere richieste anche in caso di surroga, una volta perfezionato il trasferimento del mutuo da un istituto di credito all’altro.