Condizioni Inps mutui gestione dipendenti pubblici
Nell’accesso al credito i dipendenti pubblici possono usufruire di un canale agevolato ricorrendo a prestiti e mutui dipendenti pubblici Inps. A partire dal 2012 l’Inpdap è stato soppresso ed è confluito nell’Inps. Ente che è subentrato in tutte le funzioni che in passato facevano capo all’Inpdap.
Di conseguenza, i servizi che in passato venivano erogati dall’Istituto per la previdenza dei dipendenti pubblici sono ora gestiti dall’Inps. Prestazioni che sono sia di tipo previdenziale che creditizie.
La normativa relativa all’erogazione dei mutui dipendenti pubblici Inps è contenuta nel Regolamento per l’erogazione di mutui ipotecari agli iscritti. Si tratta di un regolamento interno dell’Inps che stabilisce le condizioni sia per l’erogazione che per il rimborso dei mutui ipotecari a condizioni agevolate.
Finanziamenti che sono accessibili esclusivamente a quanti sono iscritti alla Gestione unitaria delle prestazioni creditizie e sociali. Fondo di credito attraverso il quale sono concessi i prestiti e i mutui dipendenti pubblici Inps.
Importi e finalità del mutuo
A luglio 2015 l’Inps ha approvato un nuovo Regolamento Mutui che ha apportato diversi cambiamenti per la concessione dei finanziamenti. La prima, e forse più importante, delle novità in questione è rappresentata dal fatto che i mutui possono essere richiesti non solo per l’acquisto della casa ma anche per altre finalità.
Il nuovo Regolamento prevede infatti la possibilità di richiedere mutui per finanziare opere ristrutturazione o manutenzione della prima casa oppure per l’acquisto di un box o posto auto.
La somma massima finanziabile viene definita in base alla finalità del mutuo. Per i finanziamenti richiesti per l’acquisto della prima casa è possibile ottenere fino a 300 mila euro. In caso di mutui per interventi di manutenzione o ristrutturazione della casa invece si possono ottenere al massimo 150 mila euro. Più bassa la somma previsti per chi acquista un posto o un box auto, pari a 75 mila euro.
Rimborso e tassi mutui Inps dipendenti pubblici
Passiamo quindi alla durata del finanziamento. I mutui dipendenti pubblici Inps possono durare 10, 15, 20, 25 o 30 anni. Fanno eccezione le richieste di mutuo presentate da quanti hanno già compiuto i 65 anni di età. Situazione in cui è possibile ottenere al massimo un finanziamento con durata massima pari a 15 anni.
Il rimborso del mutuo avviene con un piano di ammortamento calcolato con il cosiddetto metodo alla francese. Le rate hanno cadenza semestrale e importo costante definito in funzione del tasso di interesse.
A tal proposito ricordiamo che il mutuatario può scegliere tra tasso fisso e variabile. I tassi sono fissati periodicamente dall’Inps con provvedimento del presidente dell’Istituto. Al momento sono in vigore i tassi fissati dalla determinazione presidenziale n. 89 del 25 maggio 2017.
Quanti scelgono un tasso di interesse fisso avranno un Tan calcolato con il metodo del loan to value, ossia in relazione al rapporto tra il mutuo e il valore dell’immobile. Per i mutui a tasso variabile invece il Tan è pari al valore dell’Euribor a 6 mesi, calcolato su 360 giorni, maggiorato di uno spread pari al 2%.