I mini prestiti senza busta paga 2017 possono risolvere la situazione di tanti richiedenti che si vedono preclusa la via d’accesso al credito tradizionale. L’assenza di una solida garanzia reddituale impedisce spesso l’ottenimento di finanziamenti, le alternative però esistono. Ecco quali sono.
Cosa offrono i prestiti senza busta paga 2017
Come funzionano i mini prestiti senza busta paga? Per comprendere l’offerta è necessario presentarla. Diverse linee di credito rientrano in questa categoria di prodotti. Chiariamo quali sono le tipologie di finanziamenti con relativi pro e contro.
In linea generale dobbiamo specificare che non esiste realtà creditizia disposta ad accordare un finanziamento senza la presentazione di qualche garanzia.
È bene quindi non cedere a facili entusiasmi ma comprendere fin da subito che se non si ha una busta paga sarà necessario fornire altri elementi come garanzia di rimborso.
In generale i prestiti senza busta paga sono pensati per rispondere a varie categorie di richiedenti. Tra questi troviamo casalinghe, autonomi, imprenditori, studenti, disoccupati e quanti non dispongono di un contratto lavorativo regolare.
Perché scegliere i prestiti con garante
È il momento di specificare quali sono le linee di credito accessibili che rientrano nei mini prestiti senza busta paga. Una prima opzione da considerare è rappresentata dai prestiti con garante.
Cosa sono e come funzionano? Sono proposte caratterizzate dalla presenza di un garante. Questo è un soggetto che si fa carico di sostenere il finanziamento nell’eventualità in cui il titolare del prestito non dovesse pagare le rate.
Il garante da presentare alla banca o finanziaria deve avere un ottimo profilo creditizio. Deve disporre di una capacità reddituale adeguata al piano di ammortamento, non aver avuto problemi di rimborso e contare su una solida posizione lavorativa.
Come funzionano i prestiti cambializzati
Nella famiglia dei mini prestiti senza busta paga rientrano anche i prestiti cambializzati. Vi sono diverse finanziarie che propongono questo genere di linee di credito.
Il pagamento del finanziamento si verifica a fronte della stipula di cambiali. Queste rappresentano dei titoli esecutivi. Dal punto di vista pratico ciò ha pesanti ripercussioni.
Perché quando il cliente non provvede al pagamento anche di un un’unica rata, l’ente erogatore può procedere con il pignoramento dei beni del titolare del prestito. E a differenza di altri scenari, in questo caso non c’è bisogno di una sentenza o un decreto di pagamento.
Un rischio da non sottovalutare è il tasso di interesse. Sono applicati solitamente tassi non molto convenienti e per questo vi consigliamo di tenere sempre sotto controllo le soglie anti-usura stabilite periodicamente dalla Banca d’Italia.
Prestiti su pegno
Quanti dispongono di beni di valore possono sfruttare quest’ultimi come garanzia per ricevere liquidità e ottenere i mini prestiti senza busta paga. Stiamo facendo quindi riferimento ai prestiti su pegno.
Il bene di valore rappresenta la garanzia alternativa a stipendio o pensione. Possono essere utilizzati preziosi ma anche altri oggetti che a fronte di una perizia possano dimostrarsi adeguati alla richiesta di finanziamento.
Prestiti grazie alla rendita
Non disporre di una busta paga non significa non avere delle entrare costanti. Chi può contare su una rendita ha un requisito importate da spendere presso banche o finanziarie per ricevere liquidità.
Con l’espressione rendita viene fatto riferimento a diverse eventualità. La rendita può coincidere ad esempio con i profitti prodotti da un investimento, la riscossione di un affitto, un assegno di mantenimento. Solo per citare alcune delle circostanze più frequenti.
È essenziale, per vedersi accordato il prestito, che la rendita venga percepita per l’intera durata di rimborso prevista. Ciò andrà dimostrato all’istituto di credito coinvolto.
Le opzioni fornite dai Prestiti tra privati
Approfondendo la questione dei mini prestiti senza busta paga, può essere esaminata anche la possibilità di ricorrere ai prestiti tra privati.
Questi prevedono varie soluzioni. La formula più diffusa è il social lending, ovvero i prestiti tra privati forniti online. Spesso però le piattaforme di social lending prevedono il possesso di una busta paga o una pensione, oppure della dichiarazione dei redditi per gli autonomi.
I prestiti tra privati possono però essere stipulati anche tra soggetti disposti ad accordarsi senza nessuna forma di intermediazione. Il prestatore può essere un semplice conoscente come un familiare e il tasso minimo non è soggetto a vincoli di legge.
Le due figure possono decidere di definire un prestito con un tasso zero. L’importante è che il finanziamento sia formalizzato con una scrittura privata se non addirittura con la presenza di un notaio.
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