Meglio mutuo a tasso fisso o variabile? Rispondere a questa domanda è fondamentale quando si progetta di comprare casa e di scegliere il piano di ammortamento migliore per le proprie esigenze.
Mutuo: quale tasso scegliere
Chiedersi se è meglio mutuo a tasso fisso o variabile significa, prima di tutto, analizzare la propria situazione lavorativa. Il mutuo a tasso fisso è l’alternativa migliore per chi ha entrate fisse mensili, legate per esempio a un contratto a tempo indeterminato.
Questo criterio è da considerare come discriminante principale quando si tratta di scegliere la tipologia di tasso.
Conviene un mutuo a tasso fisso o variabile: le informazioni principale
Quando si sceglie la tipologia di tasso per il proprio mutuo e ci si pone la domanda meglio mutuo a tasso fisso o variabile? è bene tenere conto anche dei valori precisi del tasso.
Se un mutuo a tasso fisso si attesta attorno a 3% rappresenta un prodotto in generale molto conveniente anche per chi non dispone di entrate mensili fisse. Se invece il valore si alza e tocca il 4/5% può essere più conveniente un mutuo a tasso variabile, maggiormente soggetto alle condizioni di mercato.
Oggi conviene mutuo a tasso fisso o variabile: la questione dell’ammortamento alla francese
Chiedersi se è meglio mutuo a tasso fisso o variabile non significa considerare solo l’entità e la frequenza delle proprie entrate finanziarie, ma pianificare il tutto con maggior attenzione, soprattutto se si sceglie un piano di ammortamento alla francese.
Per quale motivo? Perché questa tipologia di rimborso prevede l’erogazione di rate costanti, nelle quali cambia solo la composizione. Questo a livello pratico significa che, in caso di scelta del tasso fisso, il piano risulterà molto più vantaggioso nei primi anni di ammortamento.
Meglio mutuo a tasso fisso o variabile: l’opinione di Federconsumatori
Gli ultimi anni sono stati caratterizzati da una crescita delle richieste di accesso ai mutui. Questo ha portato tantissime persone a chiedersi se sia meglio mutuo a tasso fisso o variabile e, ovviamente, a chiedere consulenze per avere una risposta chiara in merito.
Tra i tanti riferimenti autorevoli è possibile ricordare quello di Federconsumatori che, con i tassi bassi come sono attualmente, consiglia di accendere un mutuo a tasso variabile e di optare successivamente per un’eventuale rinegoziazione, accessibile con maggior facilità in caso di storia creditizia virtuosa.
Meglio fare un mutuo a tasso fisso o variabile: la risposta definitiva
La risposta definitiva alla domanda meglio mutuo a tasso fisso o variabile? non esiste. Tutto dipende dalla tipologia di attività lavorativa svolta dal richiedente principale e dalla composizione del nucleo familiare.
Oggi è possibile usufruire di tassi fissi particolarmente vantaggiosi – i valori minimi oscillano tra il 2,96 e il 3,40% – il che rende questa scelta un’opzione congeniale in tanti casi.
Quando invece si decide di optare per il tasso variabile è bene tenere sotto controllo le variazioni dello spread.