Liquidità a tassi agevolati per dipendenti pubblici con l’offerta Inpdap prestiti e mutui

Liquidità a tassi agevolati per dipendenti pubblici con l’offerta Inpdap prestiti e mutui - Aggiornamenti e novità 2024 2025

Finanziamenti agevolati per piccole e grandi spese

Inpdap prestiti 2017 per i dipendenti pubblici. Acquisto della  prima casa e sospensione dei mutui: queste le opportunità introdotte dall’Inpdap sul tema dei prestiti e dei mutui ipotecari edilizi.

È un’opportunità importante quella fornita a dipendenti e ai pensionati della pubblica amministrazione dall’Inps. I soggetti afferenti alla Gestione Dipendenti Pubblici dell’Inps che hanno necessità di un finanziamento infatti possono beneficiare di condizioni agevolate e tassi d’interesse vantaggiosi ricorrendo ai finanziamenti Inpdap prestiti 2017 erogati direttamente dall’ente.

Sul sito ufficiale dell’Istituto Nazionale previdenza sono spiegati tutti i requisiti e le condizioni applicate alle varie soluzioni di credito accessibili che ai dipendenti e pensionati dell’amministrazione pubblica. A tal proposito ricordiamo che le condizioni applicate possono essere modificate dall’istituto, che periodicamente revisiona il Regolamento Prestiti Inps.

Prestiti e mutui a tassi vantaggiosi per dipendenti e pensionati pubblici

Oltre ai finanziamenti erogati direttamente dall’Inps, dipendenti e pensionati pubblici hanno anche la possibilità di richiedere prestiti a condizioni vantaggiose rivolgendosi alle banche e finanziarie convenzionate con l’ente. In tal caso però le condizioni possono variare da istituto a istituto.

Ritornando alla questione dei finanziamenti erogati direttamente dall’Inps, ossia che fanno parte dell’offerta Inpdap prestiti 2017, questi si distinguono in tre categorie:

  • piccoli prestiti
  • prestiti pluriennali
  • mutui ipotecari edilizi.

Piccoli prestiti con tasso 4,25%

Ma quali sono le caratteristiche dei finanziamenti agevolati concessi dall’Inps? Iniziamo con i piccoli prestiti. Si tratta di prestiti personali che dipendenti e pensionati pubblici possono richiedere senza presentare particolari giustificazioni di spesa né giustificare la richiesta.

Possono durare 12, 24, 36 o 48 mesi e prevedono un tasso d’interesse pari al 4,25% per l’intera durata del piano di rimborso. La somma finanziabile varia a seconda della durata del prestito e dello stipendio o pensione netta percepita dal richiedente. In ogni caso non è possibile ottenere somme superiori a 8 mensilità stipendiali o di pensione percepite dal richiedente.

Caratteristiche dei prestiti pluriennali

I prestiti pluriennali invece rientrano nella categoria dei prestiti finalizzati e sono concessi esclusivamente per far fronte a documentate spese che devono rientrare nelle casistiche previste dal Regolamento Prestiti Inps.

Il piano di ammortamento può essere quinquennale o decennale mentre il tasso d’interesse è sempre pari al 3,5%. A differenza di quanto accade con i piccoli prestiti, per questi particolari finanziamenti la somma massima finanziabile dipende dalla ragione per cui si richiede il prestito.

Tra le diverse finalità contemplate dal Regolamento Inpdap Prestiti 2017 troviamo la possibilità di richiedere un prestito pluriennale per l’acquisto della prima casa. In tal caso la somma massima finanziabile è pari a 150 mila euro e il finanziamento può essere richiesto anche per l’acquisto di una casa ad utilizzo di un figlio e di un assestante nuovo nucleo familiare. Possibilità che è stata introdotta in favore di dipendenti e pensionati pubblici solo nel 2011.

Cosa cambia con il nuovo Regolamento Inps per i mutui prima casa

Ma l’offerta Inpdap prestiti 2017 comprende anche i mutui ipotecari edilizi. Di recente l’Inps ha apportato diverse modifiche per quanto riguarda l’entità della somma concessa con queste linee di credito e le finalità previste.

Con la determinazione presidenziale n. 79 del 24 luglio 2015 è stato approvato infatti il nuovo regolamento che prevede la possibilità di richiedere i mutui Inps per tre categorie di casistiche, che riportiamo di seguito.

  1. Acquisto, costruzione in proprio, ampliamento o completamento su terreno di proprietà di un’unità immobiliare destinata a diventare la residenza dell’iscritto e della sua famiglia.
  2. Esecuzione di opere di ristrutturazione, manutenzione, adattamento, trasformazione o ampliamento dell’unica casa di proprietà del richiedente.
  3. Acquisto o costruzione in proprio di un posto auto o di un box auto da utilizzare come pertinenza della casa di proprietà del lavoratore o del pensionato, non distante oltre 500 metri dall’abitazione stessa.

Ai fini dell’accesso al credito è indispensabile, indipendentemente dalla finalità del mutuo, che l’abitazione cui si fa riferimento sia l’unica di proprietà del richiedente, e che non abbia le caratteristiche per essere considerata casa di lusso ai sensi del DM 2 agosto 1969, n. 1072.

Nuovi limiti d’importo per i mutui agevolati

Per i mutui con finalità di acquisto, costruzione o altri interventi che rientrano nella prima categoria, la somma massima finanziabile è pari a 300 mila euro. In caso di ristrutturazione, manutenzione, ecc. invece la somma erogabile è pari al 40% del valore dell’immobile, fermo restando il limite massimo di 150 mila euro. per l’acquisto o costruzione di box o posto auto invece la soglia massima è fissata a 75 mila euro.

Per quanto riguarda i tassi applicati ai mutui Inps ex Inpdap, il beneficiario può scegliere tra tasso fisso e variabile. Nel primo caso si avrà un Tan pari al 2,95% mentre in caso di interesse variabile, il tasso è pari a valore dell’Euribor a 6 mesi maggiorato di 200 punti base.

Esistono, infine, delle  limitazioni  per quello che riguarda i mutui ipotecari edilizi: qualora non si possano soddisfare tutte le richieste, si provvederà a stilare una graduatoria fra i richiedenti su base provinciale.

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