Inpdap mutuo prima casa figlio: quali le agevolazioni previste? I dipendenti della pubblica amministrazione che intendono acquistare una casa attraverso un mutuo ipotecario hanno un’importante opportunità. L’Inpdap ha deciso di introdurre delle significative novità in merito alle norme che regolano le richieste di prestiti e mutui per l’acquisto della prima casa.
A partire dalla fine del 2013 sono molto più facili conseguire, non per quanto attiene i dipendenti pubblici, ma anche per i loro figli, a condizione comunque che facciano parte di un differente nucleo familiare. Sono stati poi introdotti finanziamenti quadriennali, precedentemente aboliti, mentre relativamente ai finanziamenti triennali non vi è il tetto massimo di 8mila euro erogabili.
Inpdap mutuo prima casa figlio: sospensione. Nell’eventualità di pensanti difficoltà economiche del richiedente è prevista la sospensione e il rifinanziamento del mutuo. In tale maniera si ha una possibilità di scelta di un mutuo vantaggioso e garantito dallo status di dipendenti pubblici.
I mutui Inpdap per la prima casa sono una grande chance per i lavoratori della Pubblica Amministrazione intenzionati ad attivare un investimento agevolato. Vi sono comunque dei requisiti da rispettare.
I requisiti per la richiesta del mutuo. La richiesta dei mutui Inpdap per la prima casa riguarda solo i dipendenti statali a tempo indeterminato e determinato oppure i pensionati che abbiamo almeno tre anni di anzianità: il fattore importante è che al momento della richiesta il contratto di lavoro sia a tempo indeterminato.