Guida completa ai prestiti Inpdap

Guida completa ai prestiti Inpdap - Aggiornamenti e novità 2024 2025

L’Inpdap può erogare periodicamente prestiti a condizioni agevolate. Si tratta di fondi che vengono messi a disposizione degli iscritti, dei pensionati o dei rispettivi familiari. Inoltre annualmente vengono disposte anche borse di studio e possibilità di soggiorno all’estero per i figli degli iscritti.

Il prestito Inpdap si divide in due categorie in base alla tipologia di erogazione che può essere diretta e indiretta. Si parla di erogazione diretta del capitale quando il finanziamento richiesto viene offerto tramite i fondi dello stesso istituto; quella indiretta, invece, si verifica quando i fondi sono versati mediante delle convenzioni stipulate con banche o finanziarie.

Fondi diretti ed indiretti: qual è la differenza?

I fondi erogati direttamente dall’Inpdap sono finanziati con un proprio Fondo Credito, ovvero la Gestione unitaria autonoma delle prestazioni creditizie e sociali. L’adesione al fondo risulta obbligatoria per tutti gli iscritti Inpdap mentre facoltativa per i pensionati Inpdap o per i lavoratori e pensionati pubblici iscritti, ai fini previdenziali, ad altri enti o istituti che aderiscono al Fondo. Coloro che non hanno requisiti per accedere alle condizioni dei prestiti diretti, possono ricorrere ai prestiti in convenzione.

Cos’è la Gestione unitaria credito e attività sociali dell’Inpdap?

Si tratta di un fondo istituito nel 1996 per finanziare attività con finalità sociale che si discostano dall’ambito strettamente previdenziale dell´Inpdap. Le prestazioni offerte dall´Inpdap con tale fondo sono in parte finanziate dalla contribuzione dei lavoratori: i dipendenti pubblici iscritti all´Inpdap versano, infatti, lo 0,35% della loro retribuzione lorda, con la trattenuta che nel cedolino viene chiamata “Ritenuta fondo credito”. Ogni anno, a seconda delle disponibilità di budget, la Gestione credito determina i servizi da offrire e i criteri con cui vengono concessi.

Quali sono i vantaggi per gli iscritti?

L´adesione alla Gestione credito assicura l´accesso a prestazioni di tipo creditizio e sociale. Tra le prime ci sono i piccoli prestiti rimborsabili in 12, 24, 36 o 48 mesi, i prestiti pluriennali con cessione del quinto erogati direttamente o garantiti dall´Inpdap e i mutui ipotecari edilizi per la prima casa a 10, 15, 20, 25 o 30 anni.

Quali tipologie di prestito Inpdap esistono?

Con il decreto Salva Italia, varato dal Governo Monti, l’ente previdenziale dell’Inpdap è stato accorpato dall’Inps che oggi concede anche prestiti e mutui agevolati agli ex iscritti Inpdap. L’offerta dei prestiti Inpdap include i piccoli prestiti e i prestiti pluriennali.

  • Piccolo prestito: è un prestito personale il cui importo può essere pari a 1, 2, 3, 4, 6, 8 mensilità del proprio stipendio netto per una durata pari a 1, 2, 3 o 4 anni; non è richiesta alcuna documentazione di spesa. Offre un capitale massimo di 5mila euro con un piano di ammortamento dai 12 ai 48 mesi. Si rivolge a dipendenti e pensionati pubblici iscritti alla Gestione Unitaria per le prestazioni creditizie e sociali. Per ogni anno del periodo di rimborso, il richiedente può ottenere una cifra che corrisponda a due mensilità medie nette percepite. Il tasso applicato è del 4,25% e resta fisso per tutta la durata del finanziamento. Basse le spese di amministrazione che sono dello 0,50% rispetto all’importo lordo del finanziamento.
  • Prestito pluriennale diretto: si rivolge a dipendenti e pensionati iscritti alla Gestione unitaria per le prestazioni creditizie e sociali. Cessione del quinto con durata di 5 o 10 anni; è richiesta la documentazione di spesa.
  • Prestito pluriennale garantito: si rivolge agli iscritti alla Gestione unitaria per le prestazioni creditizie e sociali. Cessione del quinto con durata di 5 o 10 anni, erogato da  società finanziarie e Istituti di credito convenzionati. Il prestito è garantito dall’Inpdap contro i seguenti rischi: decesso dell’iscritto prima che sia estinta la cessione; cessazione dal servizio senza diritto a pensione; riduzione dello stipendio del cedente. La domanda deve essere presentata in quattro esemplari all’amministrazione di competenza con allegato il certificato medico di sana e robusta costituzione fisica. Successivamente la documentazione viene trasmessa all’istituto di credito che la invierà nuovamente all’amministrazione dopo aver redatto la proposta di contratto riportata sul modello. Infine la stessa amministrazione provvederà ad inviare la documentazione del prestito alla sede Inpdap che deciderà se concedere o meno la garanzia dopo aver valutato la pratica. È bene ricordare che se il richiedente ha un’età superiore ai 65 anni, i tassi applicati saranno rispettivamente del 2,00% e del 4,00% (minimo 60 mesi/ massimo 120 mesi). Per i prestiti quinquennali il tasso è pari all’1,50%, mentre per i finanziamenti decennali equivale al 3,00%.

Per chi volesse approfondire segnaliamo un articolo che dà ulteriori indicazioni sul tema mediante una guida ai prestiti inpdap.

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