Prestiti start up 2017
Con l’espressione start up vengono solitamente identificate le imprese appena costituite e nelle quali ci sono ancora in corso dei processi organizzativi. Al fine di incentivare la nascita e lo sviluppo delle nuove imprese vari enti erogano finanziamenti start up.
Si tratta di linee di credito che possono essere concesse sia da banche e finanziarie che da enti pubblici. Nel secondo caso si tratta, per la maggior parte, di finanziamenti messi a disposizione utilizzando i fondi stanziati dall’UE.
Prodotti che possono essere gestiti sia dallo Stato, che li affida ad Invitalia, che dalle regioni di competenza. Ma quali sono i migliori finanziamenti start up attualmente attivi? Chi sono i beneficiari? Vediamolo insieme.
Incentivi start up innovative
Iniziamo parlando dell’offerta Smart&Start Italia. Il programma di finanziamenti start up innovative gestito da Invitalia. I prestiti concessi coprono sia le spese di investimento che i costi di gestione sostenuti per l’avvio della start up.
Sono ammessi i progetti con spese che vanno dai 100 mila euro ai 1,5 milioni. Smart&Start Italia sostiene la nascita e la crescita delle startup innovative su tutto il territorio nazionale.
Hanno accesso ai finanziamenti Smart&Start Italia esclusivamente le start up innovative che possono vantare un forte contenuto tecnologico. Le imprese devono inoltre operare nel settore dell’economia digitale e valorizzare i risultati della ricerca.
Possono richiedere il finanziamento sia le start up già costituite che le persone fisiche che desiderano avviare una startup innovativa. Ma quali sono le caratteristiche distintive di una start up innovativa?
Una startup viene considerata innovativa solo se soddisfa i seguenti requisiti:
- la società costituita da non oltre 48 mesi;
- il valore della produzione dell’impresa non eccede i 5 milioni di euro;
- la start up offre prodotti o servizi innovativi.
I beneficiari dei finanziamenti Smart&Start Italia ottengono un mutuo a tasso zero. Finanziamento con il quale è possibile finanziare fino al 70% delle spese sostenute per l’investimento. Se a presentare la domanda è una start up costituita da sole donne o under 35, la quota di finanziamento può arrivare all’80%.
Previsto anche un contributo a fondo perduto, con importo pari al 20% del suddetto mutuo a tasso zero. Le somme a fondo perduto sono previste esclusivamente per le start up che hanno sede in una delle seguenti regioni:
- Calabria;
- Molise;
- Campania;
- Puglia;
- Basilicata;
- Abruzzo;
- Sicilia;
- Sardegna.
Contributi per imprenditoria femminile e giovanile
Tra i finanziamenti start up gestiti e concessi da Invitalia troviamo anche misure per il sostegno all’imprenditoria giovanile e femminile. A tal proposito sono due i progetti di riferimento: Nuove imprese a tasso zero e SELFIEmployment.
Iniziamento parlando di Nuove imprese a tasso zero, programma di incentivi che mira a sostenere l’avvio di imprese da parte di donne e giovani. Sono ammessi programmi d’impresa che prevedono spese fino a un massimo di 1,5 milioni.
I beneficiari di Nuove imprese a tasso zero ottengono finanziamenti senza interessi con i quali è possibile coprire fino al 75% delle spese. Per quanto riguarda il restante 25% delle spese, è necessario il cofinanziamento da parte dell’impresa che può provvedere con risorse proprie oppure tramite finanziamenti bancari.
Ma chi può ottenere il finanziamento? Il contributo è rivolto alle imprese composte in prevalenza da giovani con meno di 35 anni o da donne, di qualsiasi età. Alla data di presentazione della domanda, l’impresa deve essere costituita al massimo da 12 mesi.
Possono presentare la richiesta di finanziamento anche le persone fisiche. A condizione però che in caso di ammissione alle agevolazioni si costituiscano come società nel giro di 45 giorni.
È possibile richiedere i finanziamenti agevolati per iniziative relative a:
- fornitura di servizi;
- produzione di beni nei settori dell’artigianato e dell’industria;
- turismo;
- commercio.
Il programma SELFIEmployment
Per quanto riguarda invece i finanziamenti SELFIEmployment, si tratta di linee di credito a tasso zero rivolte esclusivamente ai ragazzi con meno di 30 anni. Lo scopo del progetto è di incentivare la nascita di attività da parte di giovani NEET.
Di cosa stiamo parlando? Si dice NEET una persona che risulta senza impiego e non è impegnata in percorsi di studio o formazione professionale. Ai fini dell’accesso al credito è necessario anche che il richiedente sia iscritto al programma Garanzia Giovani.
Per quanto riguarda la somma finanziabile, si va dai 5 mila ai 50 mila euro. Il piano di rimborso può estendersi al massimo per un periodo pari a 7 anni. Da precisare che non sono richieste garanzie per la concessione del finanziamento.
I bandi regionali
Come già accennato, i finanziamenti start up possono essere concessi sia dallo Stato che dalle Regioni. Dopo aver passato in rassegna i principali contributi statali per l’avvio e lo sviluppo delle imprese, passiamo a quelli erogati dagli enti regionali.
Dato che non sarebbe possibile per noi indicare tutti i bandi relativi a contributi e finanziamenti start up attivi in Italia, ci limitiamo a segnalare i principali.
La Regione Lombardia ha deciso di rinnovare per il 2017 il bando Start Up. L’obiettivo è quello di supportare la nascita di imprese tramite la concessione di incentivi diretti e finanziamenti.
Il bando prevede la copertura di una quota pari al 60% della spesa complessiva ammissibile. L’importo dell’agevolazione può variare da un minimo di 25 mila euro fino ad un massimo di 65 mila.
La suddetta agevolazione si compone di:
- un contributo a fondo perduto in misura pari al 10%
- un prestito a tasso zero per il restante 90%.
Hanno accesso al bando sia le PMI che le micro imprese che sono iscritte al Registro Imprese da meno di 2 anni. Ai fini dell’accesso al credito è necessario che le imprese abbiamo sede operativa attiva in Lombardia.
Oltre alle imprese già costituite, possono richiedere le agevolazioni concesse dalla Regione Lombardia anche gli aspiranti imprenditori e i liberi professionisti. Nel primo caso è necessario che il richiedente completi l’iscrizione al registro delle imprese della Camera di commercio entro 90 giorni a far data dal decreto di approvazione alle agevolazioni.
Per i liberi professionisti invece l’accesso alle agevolazioni è invece legato all’avvio dell’attività. Questo infatti deve essere avvenuto da non oltre 24 mesi.
Agevolazioni per le imprese del Lazio
Parlando di finanziamenti start up concessi dalle regioni è necessario citare anche il bando Pre-seed lanciato lo scorso marzo dalla Regione Lazio. La misura mira a supportare le start up innovative nelle prime fasi avviamento dell’impresa.
A beneficiare del bando sono le start up innovative che hanno sede operativa nel Lazio. La dotazione complessiva è di 4 milioni di euro. Somme che verranno utilizzate per la concessione di contributi a fondo perduto destinati a due tipologie di imprese: le start up innovative caratterizzata de un’alta intensità di conoscenza e le start up nate da spin-off di ricerca.
Per le start up nate da spin-off di ricerca il contributo va da un minimo di 10 mila a un massimo di 100 mila euro. Le start up innovative invece possono ottenere somme che vanno dai 10 mila ai 30 mila euro.