I costi annuali di un mutuo possono essere diminuiti facendo attenzione al trattamento fiscale del piano di rimborso. Per questo motivo è utile informarsi su detrazione interessi passivi mutuo.
Detrazioni mutuo: quali sono?
La detrazione interessi passivi mutuo prevede la possibilità di scaricare dall’Irpef il 19% di quanto pagato durante l’anno a titolo di interesse passivo. La quota sulla quale bisogna basarsi per il calcolo delle detrazioni è pari a 4.000€ (il che implica un risparmio annuale di circa 760€).
Un altro aspetto importante da considerare quando ci si documenta sulle detrazioni per il mutuo riguarda i requisiti. Quali sono? Prima di tutto il fatto che l’immobile sia adibito ad abitazione principale del proprietario o di un suo familiare stretto.
Detrazioni interessi passivi mutui: ecco quando non spettano
La detrazione interessi passivi mutuo non spetta sempre. Nel novero delle situazioni per le quali non è possibile richiedere è possibile ricordare il mutuo sottoscritto per l’acquisizione di pertinenze dell’abitazione principale, come per esempio il box o il posto auto.
Per usufruire delle detrazioni in questione è infine fondamentale adibire l’immobile ad abitazione principale entro 6 mesi dall’acquisto.
Intessi passivi mutuo: le regole da seguire in caso di ristrutturazione
Un aspetto che vale la pena approfondire quando si parla di detrazione interessi passivi mutuo è quello dell’immobile che si acquista con l’intenzione di ristrutturare. Quali sono le regole da seguire in questi casi se si ha intenzione di non perdere il diritto alle detrazioni sugli interessi passivi e su altri oneri accessori?
- Contratto da stipulare almeno 6 mesi prima rispetto all’inizio dei lavori di ristrutturazione o nei 18 mesi seguenti.
- Immobile da adibire ufficialmente ad abitazione principale entro un anno dal completamento dei lavori di ristrutturazione. Se questa regola – per la quale esistono eccezioni riguardanti specifiche categorie di lavoratori, come quelli delle Forze Armate – non viene rispettata si perde il diritto alle detrazioni.
Detrazioni: differenza tra mutuo e leasing
Quando si discute del trattamento fiscale del contratto di mutuo si parla di detrazione interessi passivi mutuo. Se invece si guarda al leasing è utile inquadrare una differenza fondamentale, ossia la possibilità di detrarre il 19% dell’intero canone pagato per l’utilizzo dell’immobile, questo tenendo conto di una somma massima di 8.000€ annui (che diventano 20.000€ in caso di maxi rata per il riscatto dell’unità immobiliare alla fine del piano di ammortamento).
Concludiamo ricordando che il leasing immobiliare è disponibile sul mercato immobiliare italiano dal 1° gennaio 2016 e che vede come platea di beneficiari principale i giovani under 35 con un Isee inferiore ai 55.000€ (se l’Isee risulta superiore risulta comunque possibile accedere al leasing e alle detrazioni, che risultano ridotte della metà rispetto alle cifre sopra riportate).