I costi atto notarile prima casa sono una voce di spesa fondamentale quando si stila il preventivo generale dell’acquisto. Queste spese riguardano soprattutto le verifiche preliminari sulla storia dell’immobile.
Acquisto prima casa: i compiti del notaio
Prima di dare informazioni specifiche sui costi atto notarile prima casa è bene ricordare i compiti del notaio. In sede di compilazione dell’atto di compravendita, il compito principale del notaio consiste nel verificare che la proprietà dell’unità immobiliare sia del soggetto che ha intenzione di metterla in vendita.
Questo a livello concreto significa che il professionista deve accertarsi che l’immobile sia libero da ipoteche e che non ci siano di mezzo vincoli come il pignoramento.
Atto notarile prima casa: tutte le informazioni
I costi atto notarile prima casa, come già specificato, riguardano soprattutto le verifiche preliminari che il notaio deve effettuare per assicurarsi che non vi siano degli ostacoli alla concretizzazione della vendita.
Cosa implicano le verifiche preliminari? Ricerche presso l’ufficio dei registri immobiliari e controlli al catasto, con l’obiettivo di appurare che l’immobile sia registrato regolarmente.
Questo processo riguarda gli ultimi due decenni di storia dell’immobile. Per quale motivo si considera questo limite temporale? Perché, secondo quanto stabilito dall’ordinamento italiano e dal codice civile in particolare, dopo 20 anni entra in gioco l’usucapione, un diritto di proprietà maturato in seguito al possesso ininterrotto.
Atto notarile compravendita: la redazione
Un altro aspetto fondamentale da considerare prima di parlare di costi atto notarile riguarda il fatto che, dopo aver raccolto le informazioni sopra specificate, il notaio procede alla redazione dell’atto di compravendita, che precede la stipula del contratto di mutuo.
Costi prima casa in dettaglio
I costi atto notarile prima casa sono direttamente proporzionali al prezzo dell’immobile – a tal proposito è necessario considerare i dati indicati nell’atto – e al valore dell’ipoteca iscritta sull’unità immobiliare.
Questo significa che più alto è il prezzo dell’immobile, maggiore sarà la parcella da corrispondere al notaio che si occupa della redazione dell’atto di compravendita in seguito al perfezionamento delle verifiche preliminari.
Esistono dei casi in cui è possibile diminuire gli oneri notarili, riducendoli del 30%. Si tratta delle circostanze in cui è possibile applicare la disciplina del prezzo-valore, che consente di regolare alcuni trasferimenti immobiliari sulla base del valore catastale (si tratta di una possibilità a disposizione dei mutuatari dall’anno 2006).
All’impegno finanziario degli oneri notarili va aggiunto quello delle imposte statali, la cui entità varia sulla base della natura del venditore, che può essere un privato, un’impresa che si è occupata o meno dei lavori di costruzione dell’unità immobiliare.
In caso di acquisto da impresa costruttrice è necessario pagare l’Iva.