Come funzionano i prestiti Inpdap?
L’Inpdap rappresenta il polo previdenziale per i dipendenti pubblici e assieme all’Inps, da cui è ormai stata accorpata, costituisce il sistema pensionistico italiano. La principale attività dell’Inpdap consiste nella liquidazione e nel pagamento di pensioni, trattamenti di fine servizio e del trattamento di fine rapporto (TFR).
L’Istituito però non si occupa esclusivamente di previdenza, ma offre ai propri iscritti anche servizi di carattere creditizio e sociale. Tra i prodotti finanziari offerti dall’Inpdap i principali sono i piccoli prestiti, i prestiti pluriennali e i mutui ipotecari. Ma come funzionano i prestiti Inpdap?
I finanziamenti possono essere erogati direttamente dall’Istituto oppure da banche e società finanziarie convenzionate Inpdap. I primi si dicono prestiti Inpdap diretti, mentre i secondi vengono definiti come prestiti Inpdap garantiti.
I prestiti diretti sono finanziati con il Fondo credito dell’Inpdap: la Gestione unitaria autonoma delle prestazioni creditizie e sociali. I prestiti garantiti Inpdap sono invece erogati da banche o società finanziarie, sulla base di precise convenzioni sottoscritte con l’Istituto.
Come funziona il piccolo prestito Inpdap: importi, tassi e durata del rimborso
Sottoscrivendo un prestito Inpdap diretto è possibile ottenere piccole somme di denaro con le quali rispondere a necessità improvvise. Possono accedere alla prestazione esclusivamente i dipendenti e pensionati Inpdap che risultano iscritti alla Gestione unitaria. Il finanziamento può essere rimborsato in 12, 24 o 36 rate e il piano di ammortamento applicato è quello alla francese.
La richiesta di prestito, redatta sugli appositi modelli forniti dall’Istituto, deve essere presentata presso la sede Inpdap competente se il richiedente è pensionato, o direttamente alla pubblica amministrazione di appartenenza se a richiedere il prestito è un dipendente pubblico in attività di servizio.
Per ottenere il finanziamento non è necessario presentare alcuna documentazione di spesa, né produrre motivazioni, o presentare un certificato medico. È invece necessario al momento della richiesta presentare i documenti anagrafici e reddituali (ultima busta paga o cedolino pensionistico) del richiedente.
Gli importi finanziabili dei prestiti diretti Inpdap vengono definiti sulla base di due fattori: il reddito medio mensile percepito dal richiedente e la durata del prestito. Per ogni anno di durata del finanziamento è infatti possibile ottenere un credito pari a una mensilità media percepita. In atre parole un dipendente che percepisce mille euro mensili potrà ottenere un prestito annuale per un importo di 1000 euro, 2000 euro se sottoscrive un prestito biennale, 3000 se il finanziamento è triennale.
Nel caso in cui il richiedente non abbia in corso altri finanziamenti o pignoramenti, questi può ottenere anche un prestito Inpdap in doppia mensilità, raddoppiando l’importo finanziabile. È possibile dunque ricevere 2 mensilità invece di una per un prestito Inpdap rimborsabile in 12 mesi, 4 mensilità rimborsabili in 24 mesi e così via.
Ricordiamo infine che sull’importo lordo dei prestiti Inpdap viene applicato un TAN pari al 4,25% e un’aliquota per spese di amministrazione dello 0,50%.