Guida ai prestiti cessione del quinto della pensione di invalidità

Guida ai prestiti cessione del quinto della pensione di invalidità - Aggiornamenti e novità 2024 2025

Come ottenere prestiti con pensione di invalidità 2017

È possibile ottenere prestiti con la pensione di invalidità? Una domanda che senza dubbio interessa quanti percepiscono un trattamento previdenziale di questo tipo. Vediamo quindi quali sono le condizioni dei prestiti su cessione del quinto della pensione di invalidità e come ottenerli.

Iniziamo con il dire che solitamente per banche e finanziarie la condizione d’invalidità non è una discriminante per la concessione di un finanziamento. Tuttavia questo dipende sempre dal tipo di patologia da cui è affetto il richiedente.

Trattandosi di un prestito personale però il principale fattore considerato da banche e finanziarie è rappresentato dalla capacità di rimborso del richiedente. In altre parole, ai fini dell’accesso al credito è necessario innanzitutto che la rata mensile prevista per il prestito sia sostenibile nel lungo periodo per il richiedente.

Quanti si trovano a dover richiedere un finanziamento ponendo a garanzia del prestito la pensione di invalidità quindi hanno la possibilità di accendere un prestito di cessione del quinto della pensione. Come funziona? Quali sono i vantaggi di questo prodotto? Scopriamolo insieme.

Chi può ottenerli

Iniziamo parlando dei requisiti previsti per i finanziamenti su cessione del quinto della pensione di invalidità. La prima cosa da dire è che trattandosi di un finanziamento su cessione del quinto ai fini dell’accesso al credito è indispensabile che il richiedente possa vantare un reddito fisso dimostrabile, che può essere rappresentato dallo stipendio o dalla pensione.

Nel caso di prestiti con pensione di invalidità quindi questo reddito è rappresentato dal suddetto trattamento. Ma la titolarità di una pensione non è l’unico requisito da soddisfare per ottenere un prestito con cessione del quinto della pensione di invalidità.

Difficilmente banche e finanziarie concederanno un finanziamento a un soggetto che ha avuto difficoltà nel rimborso di un prestito passato. Il richiedente quindi non deve risultare segnalato come cattivo pagatore nei database CRIF e non deve aver subito protesti o pignoramenti.

Da considerare anche i limiti anagrafici previsti per i prestiti a pensionati. Limiti che possono variare da banca a banca, ma solitamente prevedono un’età massima pari a 75- 80 anni alla data prevista per l’estinzione del prestito.

Una volta appurato di poter soddisfare i requisiti appena elencati, è necessario assicurarsi che rata mensile del prestito sia in linea con le capacità di rimborso del richiedente.

Come si evince dal nome, la cessione del quinto dello stipendio prevede una rata massima pari alla quinta parte (20%) dell’assegno mensile percepito dal richiedente. In altre parole, anche la somma finanziabile dipende dalla rata e non sarà possibile ottenere prestiti che non possano essere rimborsati con una rata superiore al 20% della pensione netta percepita.

Quando non è possibile ricevere il prestito

Quando è che banche e finanziarie rifiutano la domanda di prestito? In linea di massima gli istituti di credito non accettano la richiesta di prestito se il reddito vantato del richiedente non è sufficiente a garantire il regolare rimborso delle rate.

Tuttavia anche a condizione che il reddito sia adeguato è possibile che l’istituto rifiuti comunque la domanda di prestito su cessione del quinto della pensione di invalidità. Ipotesi che si realizza solo in due situazioni, ossia se la patologia che interessa il richiedente è troppo grave oppure se la pensione di invalidità potrebbe essere sospesa.

Quando parliamo di patologie troppo gravi intendiamo una situazione in cui le possibilità di morte del richiedente prima della totale estinzione del prestito sono molto alte. In questo caso infatti sarà difficile ottenere la copertura assicurativa prevista per legge a copertura del prestito. Copertura che ricordiamo non viene concessa dall’istituto di credito ma da una compagnia assicurativa.

Esistono quindi dei casi in cui la condizione di disabile può di fatto rappresentare un impedimento per l’accesso al credito. Tutto dipende dalla patologia che interessa il richiedente e dal suo stato di invalidità.

Condizioni della cessione del quinto

Come abbiamo visto, quando si è alla ricerca di un prestito accessibile ai soggetti che percepiscono una pensione di invalidità la soluzione migliore è rappresentata dalla cessione del quinto della pensione.

Ci sono però degli aspetti da chiarire in merito alla cessione del quinto. Innanzitutto non possono ottenere il credito tutti i titolari di pensione. Sono infatti esclusi i titolari di:

  • assegni al nucleo familiare;
  • invalidità civili;
  • pensioni sociali;
  • assegni sociali;
  • assegni di sostegno al reddito;
  • assegni per l’assistenza ai pensionati per inabilità;
  • prestazioni di esodo ex art. 4 Legge n. 92/2012.

Prestazioni, quelle appena elencate, che non possono essere soggette alla cessione del quinto. Ricordiamo inoltre che quanti sono titolari di pensioni in contitolarità possono richiedere un prestito su cessione del quinto solo per di pertinenza propria. Non è quindi possibile impegnare la quota di pensione che interessa l’altro intestatario.

Analizzando le condizioni applicate ai prestiti su cessione del quinto della pensione ricordiamo anche che il tasso d’interesse è fisso e l’importo delle rate costante.

Presentazione della domanda

Come ottenere un prestito su cessione del quinto della pensione di invalidità? Quanti desiderano ottenere un finanziamento utilizzando la propria pensione devono innanzitutto selezionare la banca o società finanziaria presso la quale accendere il prestito.

Una volta trovato l’istituto, il pensionato deve presentarsi munito di documento di identità, cedolino pensione e comunicazione di quota cedibile. Quest’ultimo è un documento che attesta al rata massima che potrà avere il finanziamento su cessione del quinto della pensione di invalidità. Tale comunicazione va richiesta presso la sede Inps di riferimento.

È necessario precisare però che se la banca prescelta è convenzionata con l’Inps, non sarà necessario produrre la comunicazione di quota cedibile. Questa verrà infatti prodotta direttamente dall’istituto di credito.

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