Come funziona il prestito delega e chi può ottenerlo
Cos’è e come funziona la cessione del quinto con delega. Il prestito con delega e il prestito su cessione del quinto sono forme di prestito appartenenti alla categoria dei prestiti non finalizzati garantiti da busta paga o cedolino pensione.
Sia nel prestito cessione del quinto che in quello con delega il debito viene rimborsato tramite il prelievo di una rata dallo stipendio del richiedente. Questo perché il prelievo avviene alla fonte, ossia ad opera del datore di lavoro o dell’ente previdenziale che versa la somma all’istituto bancario erogatore del prestito.
Perché ciò sia possibile il dipendente deve sottoscrivere al datore di lavoro un mandato irrevocabile. Documento che lo autorizza a gestire per conto dell’altro il denaro decurtato dalla busta paga, secondo il piano di ammortamento stabilito tra la banca erogatrice e il dipendente.
La delega di pagamento permette di aumentare la quota cedibile fino al 40% del reddito mensile al netto delle tasse. Il contratto di prestito cessione del quinto prevede per legge che la quota cedibile possa essere al massimo del 20% dello stipendio netto, la cessione del quinto con delega permette invece di raddoppiare la quota cedibile.
In tal caso quindi si arriva al 40% dello stipendio percepito dal beneficiario. Proprio alla luce di ciò il prestito con delega è anche conosciuto come prestito doppio quinto. Ma vediamo nel dettaglio chi può ottenere i prestiti con delega e quali sono le differenze fondamentali con la cessione del quinto.
Chi può ottenere il finanziamento
Possono richiedere un prestito su cessione del quinto con delega esclusivamente i lavoratori dipendenti pubblici, statali o privati. In quest’ultimo caso però è richiesta un’anzianità minima di servizio, variabile a seconda di quanto stabilito dall’istituto di credito che concede il finanziamento.
Ai fini della concessione del finanziamento è necessario anche il richiedente disponga anche di un buon TFR, che può essere sia accantonato in azienda che presso un fondo per la previdenza integrativa. Prima di accordare il prestito, la banca o finanziaria si occupa anche di effettuare un controllo in merito alla solidità economica dell’azienda presso la quale è assunto il dipendente.
Ma questo non è tutto. Anche nel caso in cui il dipendente soddisfi tutti i requisiti prefissati dall’istituto di credito, perché il finanziamento sia concesso è necessario che il soggetto datore di lavoro accetti di trattenere la rata ed occuparsi del rimborso.
A tal proposito ricordiamo che di solito le amministrazioni statali accettano tutte le richieste di cessione del quinto con delega presentate dai propri dipendenti. Accettazione che però avviene a condizione che sia stata precedentemente sottoscritta una convenzione tra l’amministrazione e la banca o finanziaria che concede il prestito.
Chi è escluso
Non possono invece ottenere i prestiti su cessione del quinto con delega di pagamento i pensionati e i lavoratori dipendenti assunti presso aziende di piccole dimensioni. Allo stesso modo non hanno accesso al credito quanti non soddisfano i requisiti richiesti in materia di TFR o anzianità (di norma sono richiesti 4 anni di anzianità di servizio).
Delegazione di pagamento e cessione del quinto
Come già accennato, la cessione del quinto e il prestito delega sono due prodotti molto simili. Entrambi rientrano nella categoria dei prestiti personali e possono avere una durata massima di 10 anni, con un rimborso tramite rate mensili decurtate direttamente dalla busta paga del beneficiario.
Tuttavia vi sono anche alcune differenze tra cessione del quinto e prestito delega. Regolata dall’articolo 1260 del Codice Civile e dal DRP n. 180/1950, la cessione del quinto è accessibile sia ai lavoratori dipendenti che ai pensionati Inps. I prestiti delega invece sono accessibili solo ai lavoratori.
Non solo. La cessione del quinto è una prestazione obbligatoria nei confronti del terzo ceduto, ovvero del datore di lavoro o dell’ente previdenziale che eroga la pensione. Soggetto al quale la cessione viene solo notificata.
Diversa invece la questione quando si tratta di prestiti su cessione del quinto con delega. In questo caso infatti il terzo ceduto, o delegato, non si obbliga nei confronti del creditore delegatario (banca o società finanziaria) ma ha solo il compito di decurtare la rata e versarla.