Cessione del quinto 2017: com’è cambiata la normativa

Cessione del quinto 2017: com’è cambiata la normativa - Aggiornamenti e novità 2024 2025

La cessione del quinto 2017, dal mese di gennaio, è oggetto di modifiche riguardanti la normativa tecnica. Questo prestito personale, tra i più diffusi per via della sua semplicità nella gestione, cambia in maniera praticamente impercettibile per gli utenti finali.

Le novità, invece, sono significative per gli istituti di credito e le società finanziarie che erogano le somme di denaro.

Novità cessione quinto: ecco in cosa consiste

Le novità cessione del quinto 2017 sono estremamente tecniche. Per comprenderle bisogna fare riferimento alla determinazione 43 del 30 marzo 2016, con la quale l’ente previdenziale ha ufficializzato le modifiche delle modalità di estinzione dei prestiti contro cessione del quinto della pensione.

Nella medesima determinazione si citano anche le modifiche al regolamento dedicato alle ‘Disposizioni per la cessione del quinto’.

Cambiamenti prestiti contro cessione del quinto: cosa sapere

Continuiamo a parlare delle novità cessione del quinto prendendo come punti di riferimento l’articolo 13 del nuovo schema di convenzione e il 12 del Regolamento.

Entrambi hanno come oggetto la dicitura ‘Rimborso oneri’ e riguardano quanto dovuto dalle singole realtà creditizie per l’attivazione dei finanziamenti.

Secondo i riferimenti sopra riportati, l’Inps da gennaio 2017 ha la possibilità di recuperare gli oneri in questione direttamente dai flussi di versamento. L’entità dei pagamenti è legata a quella della cessione.

Queste nuove regole riguardano tutte le posizioni che fanno capo alla Gestione Privata, ma anche quelle legate alla Gestione Pubblica e alla Gestione Spettacolo e Sport.

Novità prestiti cessione del quinto 2017: l’Inps rassicura per la prima fase di transizione

L’Inps ha dichiarato che, nella prima fase di transizione legata a questa novità cessione del quinto del 2017, potrebbero esserci delle criticità relative in particolare al calcolo degli oneri mensili.

L’ente previdenziale ha altresì rassicurato affermando che, qualora dovessero verificarsi errori di questo tipo, gli oneri verrebbero immediatamente regolarizzati il mese successivo.

Fonti ufficiali dell’Inps hanno anche ricordato la nascita, sempre a gennaio 2017, di una piattaforma che ha l’obiettivo di semplificare le procedure sopra specificate.

Prestiti contro cessione del quinto 2017: cosa cambia per l’utente finale

Per l’utente finale che richiede la cessione del quinto nel 2017 non cambia davvero nulla. Il rimborso avviene sempre tramite detrazione della quinta parte del trattamento pensionistico o dello stipendio. Il prestito in questione continua ad avere un tasso fisso per tutta la durata del piano di ammortamento.

Da ricordare inoltre è che si tratta di un prodotto accessibile anche da parte di chi ha alle spalle problemi creditizi e risulta iscritto alla Crif come cattivo pagatore o protestato.

Concludiamo specificando che il prestito in questione può durare fino a 120 mesi. Solo in alcuni casi, per esempio le richieste che arrivano da pensionati particolarmente anziani, si può considerare come durata massima 60 mesi.

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