Assegno maternità Inps 2015: a chi spetta?

Assegno maternità Inps 2015: a chi spetta? - Aggiornamenti e novità 2024 2025

Cos’è l’assegno maternità Inps 2015?

Assegno di maternità Inps 2015 è una prestazione assistenziale riservata ai neogenitori che hanno avuto o adottato un bambino. L’assegno può essere a carico dello Stato o del Comune, a seconda dei casi. Se l’assegno maternità 2015 è a carico del Comune si tratta di un contributo economico erogato dall’Inps alle mamme disoccupate. L’assegno è a carico dello Stato quando è rivolto a un genitore, naturale o adottivo, che risulti lavoratore.

Per ottenere l’assegno maternità 2015 è necessario presentare domanda all’Inps. La richiesta deve essere inoltrata per via telematica. L’iscritto può inviare la domanda tramite il portale online dell’Inps, utilizzando il Pin dispositivo necessario per accedere ai servizi telematici dell’Istituto, oppure tramite Caf e patronati convenzionati con l’Istituto.

Assegno maternità Inps 2015 Stato: a chi spetta?

L’assegno di maternità Inps 2015 a carico dello Stato è una prestazione assistenziale che viene pagata dall’Inps alle madri e ai padri lavoratori, anche se precari. Per godere del beneficio, l’interessato deve presentare domanda compilando un apposito modulo Inps. Se il soggetto risulta in possesso di tutti i requisiti necessari riceve l’assegno. Per ottenere la prestazione il neogenitore deve essere residente in Italia. Possono accedere alla prestazione i cittadini italiani, comunitari e extracomunitari.

Le mamme lavoratrici che richiedono la prestazione devono inoltre essere in possesso di almeno 3 mesi di contributi versati per maternità negli ultimi 18 mesi e almeno 9 mesi prima del parto o, in caso di adozione, dell’ingresso in famiglia del bambino.

Per quanto riguarda invece le mamme in mobilità, cassa integrazione o disoccupazione ASpI, possono accedere al trattamento solo le donne che prima di perdere il lavoro hanno svolto l’attività per almeno 3 mesi, ottenendo quindi il diritto alle prestazioni previdenziali o di assistenza. Tra la perdita del lavoro e la data del parto non può intercorre un periodo superiore a 9 mesi.

Le madri che invece si sono licenziate durante la gravidanza possono ottenere l’assegno di maternità solo facendo valere 3 mesi di contribuzione erogati nel periodo compreso tra i 18 e i 9 mesi prima del parto. Le donne iscritte alla gestione separata dell’Inps hanno diritto all’assegno solo se in possesso di almeno 3 mesi di contributi versati nei 12 mesi precedenti l’inizio del congedo obbligatorio ordinario.

Per quanto riguarda invece il padre lavoratore, che sostituisce la mamma per abbandono o affidamento esclusivo del figlio, sono necessari almeno 3 mesi di contributi. Il requisito contributivo vale anche se il padre è affidatario preadottivo o adottante.

Assegno maternità Inps 2015 Comune

L’assegno di maternità Inps 2015 a carico del Comune è invece riservato alle mamme disoccupate e casalinghe che non lavorano, o non possono soddisfare il requisito contributivo previsto per ottenere l’assegno a carico dello Stato.

Possono richiedere la prestazione le cittadine italiane residenti nel Comune e le madri comunitarie o extracomunitarie che al momento della presentazione della domanda sono in possesso di una regolare carta di soggiorno o dello Status di Rifugiato politico. Per conoscere gli importi dell’assegno 2015 è necessario attendere pubblicazione della relativa comunicazione Inps.

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